lunes, 11 de enero de 2010

domingo, 23 de agosto de 2009

sábado, 24 de enero de 2009

domingo, 31 de agosto de 2008

sábado, 30 de agosto de 2008

martes, 26 de agosto de 2008

Shanghai e Tongli

"Il mare di sopra" (la traduzione letterale di Shanghai) ha un'aria nostalgica e un'atmosfera ben più londinese che cinese, anche nei prezzi, folli. Le donne sono le più eleganti della madrepatria e le colazioni le più occidentali che si possano trovare.
Dopo una giornata a farci spennare abbiamo deciso di spostarci a Tongli, dove siamo ancora. E' un villaggio a meno di due ore da Shanghai conosciuto in Cina come "la Venezia d'Oriente". In comune con la città lagunare ha i canali, le gondole e le case sull'acqua. Di diverso ha grandi parchi e dimore di epoca Ming e, soprattutto, vi si trova l'unico museo erotico cinese, dove Lisa e Oscar hanno visto tante cose interessanti.
Domani sera si prende un simpatico treno cinese notturno e si torna a Beijing (sigh).


Tras Shanghai, nostálgica, postcolonial, romántica y carísima y Tongli, conocida como "La Venecia de Oriente", mañana pillamos el tren de vuelta a Beijing (sigh).

sábado, 23 de agosto de 2008

Nushu

L'entrata di Pumei è un ponticello in legno pericolante. Le macchine non possono entrare. All'orizzonte si vedono solo le montagne, le risaie e i contadini. Mentre attraversiamo il ponticello si mette a piovere, un po', e quasi viene voglia di piangere. All'ingresso vero e proprio del paese la prima cosa che si vede è la scuola di nushu. La professoressa Fu, sulla porta, fa lezione a due ragazze. E' anche la custode e guida turistica della scuola-museo e ci accompagna per le aule, si fà fotografare da Gianluca e, soprattutto, canta per noi. Il nushu è ed è stata in primo luogo una lingua cantata nelle lunghe ore davanti al telaio, per distrarsi e rincuorarsi della dura sorte di essere donna in una società confuciana e pertanto maschilista.
Il paesino non sembra vero. Solo al terzo viaggio in Cina ho trovato quello che avevo sempre cercato e le mie parole non sono abbastanza per raccontare il silenzio rimbombante dei grilli e le facce dei bambini scalzi e sporchi che corrono tra le galline nella terra della lingua delle donne. E' il momento che parlino per voi le immagini e per noi il ricordo.

Para entrar a Pumei hay que pasar un pequeño puente de madera, bamboleante. Los coches no llegan. En el horizonte sólo se ven los montes, los arrozales y los campesinos. Mientras cruzamos el puente se pone a llover y casi entran ganas de llorar. Nada más entrar en en el pueblo se ve la escuela museo de nushu. La profesora Fu, en la puerta, da clase a dos chicas. Es a la vez guardia y guía del sitio y nos acompaña por las aulas, deja a Gianluca que la retrate y, sobre todo, canta para nosotros. El nushu es en primera instancia un idioma cantado en las largas horas pasadas a tejer, para distraerse y consolorse por el amargo destino de haber nacido mujeres en una sociedad confuciana y, por lo tanto, machista.
El pueblecito parece de mentira. Sólo en este tercer viaje a China he encontrado lo que siempre había buscado y mis palabras no bastan para contar el silencio ensordecedor del viento y de los grillos ni las caras de los niño descalzos y sucios que corren con las gallinas en la tierra de la lengua de las mujeres. Ha llegado el momento en el que para ustedes hablen las imágenes y para nosotros el recuerdo.

Jiangyong

La remota contea dello Hunan

Prima di partire Gianluca ha letto che in una contea dello Hunan chiamata Jiangyong si parlava ancora un'antichissima lingua inventata dalle donne del luogo per poter comunicare tra di loro senza che gli uomini potessero capire. Abbiamo deciso di andare a vedere. Tutto prometteva un fiasco assicurato: la contea è praticamente sconosciuta e lontana dalle grandi città, l'ultima parlante nushu (letteralmente proprio "lingua delle donne") secondo le nostre fonti era morta e non conoscevamo nessuno.
E proprio su quest'ultimo punto che è avvenuto il miracolo. Sull'autobus scassato dell'andata abbiamo fatto amicizia con una professoressa di diritto proprio di Jiangyong. Dopo un primo viaggio d'ispezione il giorno dopo siamo tornati. La professoressa Zhang è venuta a prenderci in albergo con sua figlia, ci ha invitato a pranzo e portato a casa di un suo amico che ha studiato e scrive in nushu. Le due famiglie ci hanno scorrazzato per la contea e rimpinzato con ogni ben di budda per lo più sconosciuto ma delizioso. Abbiamo fatto il bagno nel fiume e nelle cascate e ricevuto in regalo riso locale e due grandi zucche che hanno attirato l'attenzione di tutti i cinesi che abbiamo incontrato. E soprattutto, siamo riusciti ad andare nello sperduto villaggio di pumei, patria del nushu...

Antes de venir a China Gianluca se había enterado de que en un contado del Hunan llamado Jiangyong se hablaba un antiguo idioma inventado por las mujeres del sitio para comunicarse entre ella sin que se enteraran los hombres. Decidimos ir a ver. Todo nos hacía pensar que íbamos a fracasar: el contado es practicamente desconocido y lejos de todo, según nuestras fuentes la última hablante había muerto y no teníamos ningún contacto allá. Sin embargo, en el bus prehistórico que nos llevaba al contado hicimos amistad con una profesora de derecho deJiangyong que nos prometió ayudarnos. EL día después, cuando volvimos, nos vino a recoger al hotel, nos invitó a comer y nos llevó a casa de un amigo suyo que estudia y esribe nushu (literalmente "lengua de las mujeres"). Desde ese momento los dos y sus familias nos han llevado por los rincones más encondidos del condado, nos han dado de comer esquisiteces desconocidas, llevado al río y a las cataratas, regalado comida local y, sobre todo, hemos conseguido ir a Pumei, patria del nushu.

martes, 19 de agosto de 2008

profondo sud

Ieri siamo arrivati a Guilin, nella provincia del Guangxi. Dopo metropoli su metropoli siamo approdati in una piccola isola felice. Le meraviglie naturali che circondano la cittadina -fiumi, cascate, montagne e templi- non sono passate inosservate al turismo di massa e nell'ostello in cui stiamo si sente parlare più spagnolo che altro. Domani ci inoltriamo nello Hunan, alla ricerca della misteriosa lingua della donne...

Guilin. Peace and nature after big cities. Tourism has arrived until here and in our hotel we mostly hear Spanish. Tomorrow we'll leave the Guangxi province to go to Hunan. We are looking for the misterious women language we heard it's still spoken there...

sábado, 16 de agosto de 2008

Día de boda

En la planta dos del hotel donde nos alojamos en Chongqing ayer se celebró una boda y, claro, nuestro fotógrafo no se lo quiso perder y fuimos a ver qué tal. Pues por lo que entendimos y vimos a los dos los casó en el restaurante decorado como un bombón una presentadora con micrófono delante de los invitados ya sentados para la comida. La tipa hacía exactamente lo que un cura en las bodas a las que estamos acostumbrados. Luego los dos se pusieron a rezar mirando a un arbolito de plástico con luces al neón que no tenemos ni idea de lo que pueda significar. A los cinco minutos la "función" estaba acabada y todos a comer -menos nosotros, claro- Pues hemos decidido que queremos algo así para nosotros. Estáis todos invitados.

Al piano due dell'albergo in cui stiamo a Chongqing ieri c'era un matrimonio e, ovviamente, il nostro fotografo non se l'è voluto perdere. Allora, da quanto abbiamo potuto vedere e capire ai due li ha sposati nella sala ristorante (addobbata tipo confetto) una presentatrice con il microfono che ha fatto esattamente quello che da noi fa il prete. Nel frattempo gli invitati erano già tutti seduti a tavola e neanche troppo attenti a quello che avveniva. Dopodiché gli sposini si sono messi a pregare davanti a un alberello di plastica con le luci al neon. Non abbiamo nessuna idea di cosa ciò possa significare. Cinque minuti dopo era tutto finito ed è iniziato il pranzo.
Bene, abbiamo deciso che vogliamo una cosa così anche per noi e, ovviamente, siete tutti invitati.

olimpic song

viernes, 15 de agosto de 2008

chongqing

Tras 33 horas de tren ayer hemos llegado a Chongqing, la municipalidad más grande de China y, con sus 30 millones de habitantes, la más poblada del mundo. La ciudad es famosa por su polución y calor veraniego. Sin embargo ha estado lloviendo estos días y el aire es aguantable.
Es una ciudad caótica pero con encanto. Está construida entre dos ríos y una montaña. A los edificios viejos, antiguos y contemporáneos se suma un nuevo proyecto urbanístico, futurístico, tecnológico y con deseos de ser ecológico.
El bullicio de gente y coches -las bicis por aquí ni se atreven a circular- no para nunca, así como el ruido que los acompaña.
Ayer era el día de los espíritus para los budistas y nos encontramos en el medio de celebraciones a base de incienso en un templo en el medio de los rascacielos para acabar el día mágico en un parque donde unos ancianos nos han cantado "O sole mio" en chino. A ver qué nos espera hoy...

Dopo 33 ore di treno ieri siamo arrivati a Chongqing, il municipio più grande del paese e, con i suoi 30 milioni di abitanti, il più popoloso al mondo. La cittá è famosa per l'inquinamento e il caldo estivo. Nonostante ciò questi giorni sta piovendo e l'aria per ora è respirabile.
E' una città caotica ma affascinante. Costruita tra due fiumi e la montagna ospita tanto edifici antichi e contemporanei come i risultati di un nuovo progetto urbanistico stra moderno e con aspirazioni ecologiche. Il traffico di macchine e gente -qui di bici non se ne vedono- è incessante, così come il rumore che li accompagna.
Ieri era il giorno degli spiriti per i buddisti. Ci siamo ritrovati nel bel mezzo di festeggiamenti a base di incenso in un tempio tra i grattacieli, per poi finire la giornata in un parco dove dei vecchietti hanno intonato per noi "O sole mio" in cinese.
Chissà cosa ci riserverà questa nuova giornata...

domingo, 10 de agosto de 2008

goodbye beijing

tomorrow, after ten days of crazy crowded olympic unbreathable atmosphere we leave the city and start the backpacking part of the trip. today it's raining, finally. new air for a new adventure, we hope...

viernes, 8 de agosto de 2008

opening

L'inagurazione dei giochi, da bravi cinesi, ce la siamo vista a casa Song. La piccola Ci era entusiasta dei magici spettacoli e ci ha fatto pure un balletto. Dalla strada si sentivano i fuochi artificiali e il rumore dei petardi -ogni occasione in Cina è buona per scoppiettare un po'-.
Gianluca, per festeggiare, ha fatto due cose:
1-ha ricevuo in regalo un sacchetto con dolcetti e sigarette dopo aver fotografato due sposini per strada (ieri era l'8/08/2008...quest'8 porta un sacco di fortuna)
2-si è mangiato uno dei pesci rossi di casa. Ora, lui dice che l'ha guardato in faccia e non era lui ma la cosa è questa: una settimana fa sono arrivati in nove, qualche giorno fa abbiamo visto in un ristorante che il pesce rosso qui è pappa prelibata e ieri, quando a tavola c'erano lische e lischette mancavano nella vasca sei pesci all'appello. A voi l'ardua sentenza. E con questo macabro pensierino vi lascio alla prossima.



La inauguración de los juegos, como buenos chinos, la vimos en casa Song. La pequeña Ci
era entusiasta del espectaculo mágico y nos hizo un bailecito. Desde la calle se oían fuegos artificiales -cada ocasión es buena en china para sacar los petarditos-.
Gianluca, para celebrar, ha hecho dos cosas:
1-ha recibido en regalo una bolsita con dulces y cigarrillos de una parejita recién casada que tras otografiarla.
2-se ha comido uno de los peces rojos de casa. Él dice que lo miró en los ojos y no era él pero la historia es ésta: hace una semana llegaron nueve pececitos. Hace unos días nos enteramos de que aquí les mola mucho comérselos y ayer, cuando había pescado para la cena, faltaban seis de ellos. Vosotros diréis...Y con este macabro mensajito os dejamos... hasta la próxima

martes, 5 de agosto de 2008

Gianluca, tras sólo cuatro días de comida china, hoy en la cena soñaba con una terraza en trastevere y "du spaghi"; tiene los pies rotos de tanto andar y ambos respiramos mal por el aire inaguantable. No obstante seamos ambos bastantes buenos en regatear ésta ya no es la china de todo a un yuan que recordaba yo.
La globalización y su temporal regalo olímpico han monopolizado cada rincón de Pekín...
Nosotros estamos bien, contentos de ver desde cerca este experimento universal de fusión-lucha entre la loca globalización y el calmo universo chino. A ver si sacamos alguna conclusión...
hasta la próxima amigos


bene gente, questa è lunghetta, mi sa che ve la subite in spagnolo, tanto ci capiamo. a questo proposito, inenarrabile il rincoglionimento serale dopo fulltime di cinese che non mi ricordavo più un sacco di cose più interpretariato all'amore mio...agittoriu!
vi voglio bene

domingo, 3 de agosto de 2008

sábado, 2 de agosto de 2008

L'arrivo è stato più facile del previsto, pochi controlli e una bella casa abitata da una bella bambina che ci ha accolto con un simpatico disegnino. Poi, se pure i cinesi dicono che ce la possiamo fare, noi gli crediamo!Ah, il palazzo della foto è casa nostra!

La llegada ha sido más fácil de lo que pensábamos, estamos en un piso bonito (el de la foto) donde vive una ñina muy bonita que ha dibujado la vaquita sólo para nosotros!calor aguantable y ningún problema de estómago no obstante lo raro que sabía la carne de la cena de hoy...